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Re, regine, torri e alfieri

“Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo in cui chi è preposto alla esecuzioni delle leggi può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle od anche soltanto deluderle, con sicurezza d’impunità.
E quindi, o questo “infrangi-legge” sia ereditario o sia elettivo, usurpatore o legittimo, buono o tristo, uno o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva che basti a fare ciò, è tiranno; ogni società che lo ammette è tirannide; ogni popolo che lo sopporta è schiavo.”

Vittorio Alfieri – Della tirannide (1777)
capitolo secondo

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